A me piace tanto giocare con i contrasti. Da una parte volevo essere un personaggio un po’ piú da “strada”, davanti ai graffiti, vestita in modo molto urban… una cosa che, secondo me, sta molto bene con le parti rappate della canzone. Dall’altra invece volevo incarnare la mia sensualità, stando mezza nuda con un mantello di pelliccia finta e una valigetta da ufficio davanti a dei palazzi. Questi due mondi – l’attitudine un po’ piú aggressiva da “gangster” e un modo di essere piú femminile ed erotico - nella canzone sono il lato opposto della stessa medaglia ed escono nelle varie parti del testo.
È una metafora per quel verso della canzone quando dice: “I spread [my love] on your breakfast toast like it’s my 9 to 5” - "Spalmo [il mio amore] sul tuo toast della colazione come se fosse il mio lavoro dalle 9 alle 5." Io che sto davanti agli uffici con la valigetta rappresenta me che “vado a lavoro”… e il mio lavoro è proprio quello di spalmare l’amore in giro – sempre rappresentato metaforicamente con il pane che porto nella valigetta stessa. A me piaceva tantissimo questo contrasto perché a primo impatto puó sembrare assurdo, ma se uno ascolta il testo, capisce che ha tutto un senso.
Mattia é stato molto professionale, veloce e produttivo. Ci abbiamo messo poco piú di due ore a fare tutto il video, una cosa che non mi è successa mai prima, poiché di solito ci ho sempre messo tutta una giornata a fare un video. Ma Mattia sapeva subito quando avevamo le take ce ci servivano e fidandomi di lui è andato tutto molto rapidamente.
Forse quella dove viene ripresa la fetta di pane che salta su dal tostapane. Ci voleva un attimo per capire la focalizzazione giusta della videocamera, poiché nella ripresa cambia focus. Altrimenti è andato tutto liscio e ci siamo divertiti tanto.
Il video musicale per me è un modo in piú per raccontare quello che viene detto nella canzone. È quasi un “meta universo”. Mentre ascolti la musica e il testo, anche visivamente viene raccontata una storia e diventa interessante quando questi due mondi non hanno tanto a che fare l’uno con l’altro e quasi si scontrano. Questo è anche un po’ quello che volevo fare con “Unapologetic” e il suo video. Inserirci l’elemento della fetta di pane con la marmellata nella valigetta davanti agli uffici per una canzone che parla di “essere sé stessi senza scuse” puó risultare strano all’inizio, ma potente nel momento quando uno capisce il perché di tutto quanto.