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La forza della fragilità: Marsiglia debutta con “Barriera”


Con il suo primo singolo “Barriera”, Marsiglia firma una ballad intensa e struggente, capace di raccontare la resilienza senza retorica. Il brano segue il volo spezzato di una farfalla dalle ali rotte, metafora potente di chi, attraversato dal dolore, sceglie di non arrendersi. Su una base delicata di pianoforte e archi, la voce dell’artista si fa carico di emozioni profonde, accompagnando l’ascoltatore in un crescendo emotivo che trasforma la vulnerabilità in coraggio. “Barriera” è più di un esordio: è una dichiarazione di resistenza interiore.

Ciao Marsiglia, benvenuta sulle pagine di Cherry Press! Raccontaci un po' di te. Quando ti sei avvicinata alla musica?
Canto da quando avevo nove anni, ma la passione per la musica è nata anche prima, quasi in modo naturale. La musica è sempre stata il mio rifugio, mi fa sentire libera e la considero una compagna di vita fedele.

Quali artisti hanno influenzato maggiormente il tuo stile?
Spazio molto tra generi e artisti: mi ispirano cantautori come Elisa o Mengoni per la scrittura emotiva, mi piacciono le voci che raccontano verità, che non hanno paura di esporsi.

Tre aggettivi per definire la tua musica.
Sincera, determinata, emotiva.

Quale messaggio vuoi comunicare con il tuo nuovo singolo?
Con "Barriera" voglio dare voce a chi, nonostante il dolore e le ferite, continua a lottare. È un brano che parla di fragilità, ma anche di trasformazione. La farfalla con le ali rotte è il simbolo di chi si sente diverso, giudicato o spezzato, ma non smette di credere in un cambiamento. Anche quando ci sentiamo persi, dentro di noi c'è ancora una fiamma. Possiamo cadere, sì, ma possiamo anche scegliere di rialzarci. Questo brano è per chi combatte ogni giorno, in silenzio. È un promemoria: siete più forti di quello che pensate.

Adesso è arrivato il momento per porti da sola una domanda che nessuno ti ha mai fatto... ma a cui avresti sempre voluto rispondere.
Ti sei mai sentita davvero ascoltata, attraverso la tua musica?
Non sempre. A volte scrivere è come lanciare un messaggio in una bottiglia, sperando che arrivi a qualcuno dall'altra parte. Ma poi capita che una persona mi scriva dicendomi che si è rivista in quello che ho cantato, e in quel momento sento che sì, qualcuno mi ha ascoltata davvero.

Per concludere, quale messaggio vuoi lanciare ai lettori di Cherry Press?
Non abbiate paura di essere fragili. Non abbiate paura di sentirvi diversi, a pezzi, o fuori posto. È da lì che nasce la forza più autentica. Scrivere, per me, è il modo di tirare fuori quello che ho dentro, anche quando non ho tutte le risposte. Non so ancora dove mi porterà il futuro, ma so che voglio continuare a raccontare storie vere, a partire dalla mia. Se anche una sola persona si sentirà meno sola grazie a una mia canzone, allora avrò fatto qualcosa di importante.