Dietro l’apparente semplicità del pezzo si nasconde un’urgenza più profonda: quella di ritrovare se stessi, di ascoltarsi e di concedersi la possibilità di “staccare”. Con una voce capace di alternare delicatezza e grinta, Alba continua a costruire il suo percorso artistico muovendosi con naturalezza tra pop e introspezione, confermando una maturità sempre più evidente nella gestione delle emozioni e nella scrittura.
In questa intervista per Cherry Press, l’artista racconta il dietro le quinte di “Ballar3”, il suo modo di vivere la musica e le sensazioni che accompagnano ogni nuova uscita. Tra riflessioni, entusiasmo e sogni ancora da realizzare, Alba ci accompagna nel suo mondo — uno spazio sincero dove la musica diventa il linguaggio più diretto per dire chi si è e dove si vuole andare.
“Ballar3” è nato in estate: quanto influisce la stagione sul tuo modo di scrivere o cantare?
La stagione nella mia scrittura non influisce tanto, ma piuttosto quello che mi capita ogni giorno diciamo, a volte mi sveglio super positiva per poi andare a scrivere cose non proprio bellissime, altre volte il contrario. Ma non so bene cosa c’entri, a volte penso troppo ed è proprio questo che mi porta a scrivere.
Ti piace lavorare da sola ai testi o preferisci condividere il processo creativo con altri?
La stesura iniziale la faccio sempre da sola, poi mi metto sempre in contatto con amici per mettere insieme le idee, per riuscire ad esprimere al meglio quello che sento.
Cosa ti fa capire che una canzone è “finita” e pronta per essere pubblicata?
Lo capisco quando la mattina il mio primo pensiero va alla canzone e provo già a immaginarmi i pensieri e le sensazioni delle altre persone, quando l’ascolteranno per la prima volta.
Come reagisci alle prime impressioni del pubblico sui tuoi brani?
Anche se al momento ho pubblicato solamente due singoli, le risposte positive non sono mancate dopo la pubblicazione ed è una cosa che mi fa andare l’adrenalina a mille e soprattutto mi fa venir voglia di continuare a scrivere e pubblicare.
Se potessi parlare alla te di tre anni fa, cosa le diresti riguardo al percorso che hai intrapreso?
Le direi sicuramente di crederci veramente, non solo nella sua passione, ma credere anche in se stessa e lasciar perdere tutte le voci, andare avanti per la sua strada a testa alta e circondarsi di persone che la vogliono vedere crescere davvero!
