Con il nuovo singolo “Stand-bye”, Aryas racconta la sua personale battaglia con l’ansia, trasformandola in un viaggio di accettazione e consapevolezza. Il brano nasce da quel momento cruciale in cui si comprende di essere diventati adulti, liberi ma anche carichi di nuove responsabilità, e si inizia a fare i conti con le proprie paure interiori.
Attraverso un sound intenso e suggestivo, Aryas mette in musica l’altalena emotiva di chi vive costantemente tra luci e ombre. L’inserimento del suono dell’elettrocardiogramma nello special diventa un simbolo potente: il battito dell’anima che reagisce, si tende, esplode e infine ritrova la calma.
“Stand-bye” non è una resa, ma un abbraccio verso se stessi, un arrivederci sereno all’ansia che non si può cancellare, ma con cui si può imparare a convivere. Nelle parole e nella voce di Aryas, il buio non è più un nemico: è un luogo in cui riconoscersi e rinascere.
“Stand-bye” affronta il tema dell’ansia in modo molto diretto. C’è un momento preciso della tua vita che ti ha ispirato a scrivere questo brano?
In realtà si! Quando ho realizzato di non essere più una bambina ma di aver conquistato la libertà che tanto volevo! Diventare grande ed indipendentemente Inoltre avere a che fare con le mille responsabilità che comporta la crescita, la scelta reale di cosa voler fare da grande, insomma quel periodo di ricerca e riscoperta che un po’ tutti chi prima chi dopo affrontiamo!
Hai detto che l’ansia non è un nemico da combattere, ma una presenza da accogliere. Cosa significa per te, nella pratica quotidiana, “convivere” con essa?
Non ho mai nascosto le mie vulnerabilità perché si può parlare apertamente di esse solo quando in un certo senso si accettano! L’accettazione di un nostro lato è tutto ed io accetto di avere quest’emozione che ogni tanto viene a trovarmi, soprattutto la notte!
Il suono dell’elettrocardiogramma è un dettaglio molto forte. Come è nata l’idea di inserirlo nello special del brano?
Sono d’accordo è un dettaglio forte che insieme ai produttori abbiamo voluto inserire per ricreare quella sensazione di implosione che si prova quando i pensieri prendono il sopravvento, quasi come se le voci all’interno urlassero così forse da far fermare tutto intorno, come una esplosione!
Le atmosfere cupe sembrano specchiare una realtà interiore. Ti senti più libera quando trasformi il dolore in musica?
Sicuramente! Chiudere delle sensazioni dentro ad un brano è un buon modo per farlo uscire da me!
Se potessi descrivere “Stand-bye” con tre parole, quali useresti e perché?
Direi:
Consapevolezza perché solo chi è consapevole può riconoscere di aveee un determinato sentimento e di non poter fare a meno di esso in quanto fa parte della mia persona!
Buio : perché l’ambiente ricreato è buio ma nasconde una luce che fa vedere bene tutti gli elementi presenti nel brano e nella vita!
Arrivederci : perché se sei una persona ansiosa non puoi abbandonare l’ansia del tutto ma solo dirle arrivederci e crearci una convivenza pacifica!
