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Alfredo Cerrone: intervista al giovane attore protagonista di Generazione 56K


Il giovane attore Alfredo Cerrone - scoperto dall’Agenzia PM5 Talent di Peppe Mastrocinqueè tra i protagonisti di Generazione 56K, la nuova serie italiana Netflix - prodotta da Cattleya, parte di ITV Studios, e realizzata in collaborazione con The Jackal, gruppo Ciaopeople - disponibile su Netflix in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo.

Alfredo Cerrone (14 anni, vive a Castel Volturno (CE) originario di Napoli), nella serie interpreta la versione da bambino di Daniel Mottola (Angelo Spagnoletti nella sua versione adulta). Daniel Mottola è un bambino con due grandi passioni: i videogiochi e Ines, la sua vicina di casa. Intraprendente e spigliato con gli amici Sandro e Lu, coraggioso con i nemici, Daniel è invece un ragazzino timido e imbranato quando si tratta di sentimenti.

«Interpretare il ruolo di Daniel Mottola da bambino è stata un’esperienza fantastica, sia perché questa serie ha segnato il mio esordio come attore, sia perché mi sono divertito tantissimo. Ho fatto nuove amicizie, trascorrendo due mesi indimenticabili. Mi sono ritrovato molto in questo personaggio, poiché è molto simile a me sotto diversi aspetti. Recitare è sempre stata una mia grande passione ed oggi posso dire che il sogno si è avverato. Quando mi hanno scelto per interpretare Daniel ho provato una grande gioia. Avevo studiato il copione per diverse settimane, perché avevo veramente tanta paura, poi una volta sul set, conoscendo l’intero cast, mi sono tranquillizzato superando l’ansia».

Ciao Alfredo e benvenuto sulle pagine di Cherry Press! Raccontaci un po’ di te. Come ti sei avvicinato alla recitazione?
Amo molto il cinema, le serie televisive e sono sempre stato affascinato dalla figura dell’attore. Così tre anni fa ho iniziato a studiare recitazione presso l’Università del Cinema di Napoli, che frequento ancora oggi. Questa in Generazione 56k è la mia prima esperienza dietro la macchina da presa e devo dire che mi sono divertito tanto. Mi piacerebbe in futuro, interpretare anche ruoli un più impegnativi, per poter così dimostrare che recitare per me è un lavoro a 360 gradi. 

C'è qualche attore al quale ti ispiri?
Più che ispirarmi, li amo particolarmente per i ruoli che hanno interpretato. Ammiro Will Smith, Chris Evans, mentre tra gli italiani amo Alessandro Siani, Checco Zalone. 

Ti piacerebbe poter fare un'esperienza all'estero per confrontarti con un'altra realtà cinematografica?
Mi piacerebbe tantissimo. Seguo il cinema italiano, anche se per la maggiore seguo molto di più quello americano, quindi per me sarebbe fantastico.

Alfredo, sei tra i protagonisti di “Generazione 56K” la nuova serie italiana Netflix. Presentaci un po’ il tuo personaggio.
Daniel è un bambino socievole, testardo e leader del suo gruppo. Tra i tre è quello più intraprendente, che sa prendere le decisioni senza pensarci più di tanto. Però, mentre con gli amici sa essere spigliato e con i nemici coraggioso, in tema di sentimenti è piuttosto timido e imbranato.

Ci sono degli aneddoti particolari dal set di “Generazione 56K”, che vorresti condividere con i nostri lettori?
Una delle mie scene preferite è quando siamo a scuola ed esultiamo per la vendita dei floppy, ma in generale mi sono divertito girando tutte le scene. Sono stati due mesi intensi ma allo stesso tempo belli e indimenticabili.

Il tuo sogno nel cassetto?
Ovviamente quello di continuare a fare l’attore.

Come vedi il tuo futuro?
Lo vedo bello e pieno di opportunità.

Intervista a cura di Barbara Scardilli