Stu Larsen continua il suo viaggio intorno al mondo che dura ormai da dodici anni e annuncia cinque concerti in Italia durante l’estate 2021, tutti gratuiti ad eccezione della doppia esibizione sul Palco A.R.M.O.N.I.A. by Slow Music all’interno del Comfort Festival di Ferrara.
A partire dall’EP di debutto The Black Tree, la discografia di Stu riflette ogni passo della sua avventura. «Nel 2014 e 2015 ero un vagaband, un nomade e un avventuriero», racconta. «2017 e 2018 sono stati anni più stabili: mi sono creato una sorta di routine nel particolare tipo di vita che ho scelto. Continuavo a viaggiare ed esplorare, ma ho imparato a conoscermi meglio come persona. Il 2019 mi ha visto alla ricerca del vero amore, di una felicità e una connessione col mondo genuina e non solo romantica.»
Durante i concerti, il cantautore e narratore vagabondo originario del Queensland presenterà Marigold, uscito ad aprile 2020 per Nettwerk Records. Gli undici brani che lo compongono parlano del progresso interno ed esterno di Stu. Nel periodo tra questo lavoro e il precedente Resolute, Larsen si è innamorato e ha avuto il cuore spezzato, fatto che gli ha consentito di trovare l’ispirazione di scrivere. «Penso che queste canzoni siano più personali di ogni altra nei miei lavori. Parlano di come mi sia innamorato perdutamente di qualcuno che è entrato nella mia vita ed è scomparso dopo poco. È molto personale e sono molto legato al messaggio e alle emozioni che trasmette. Il viaggio non ha necessariamente influito sui testi delle canzoni, ma ha sicuramente avuto un ruolo nella relazione e ha dato vita alle canzoni, perché ho scritto on the road da ogni parte dall’Europa del Est al Sudamerica. La lezione che ho imparato da tutta la situazione è che l’amore è veramente un mistero.».