Default Image

Months format

Show More Text

Load More

Related Posts Widget

Article Navigation

Contact Us Form

Breaking News

Marianna Fasone: il panico, la pandemia, la libertà della canzone


Decisamente un brano che spolvera una libertà compositiva davvero notevole anche pensando alla melodia cantata, alla voce, al modo di essere e di vestire il proprio suono. Marianna Fasone, palermitana ma allo stesso tempo apolide di contaminazioni e di collaborazioni, carpisce dal momento più che dalla musica l’ispirazione per una forma e un suono degne di questo brano dal titolo “Panic Pandemic”. In rete il video ufficiale e noi come sempre navighiamo a vista dentro le pieghe di una delle voci che contribuiranno a raccontare la storia di questa grande pandemia mondiale. E dalla sua va sottolineata leggerezza, ironia e intelligenza nelle forme non abitudinarie.
 
Decisamente una carriera esplosiva ricca di traguardi importanti e di collaborazioni. Partiamo da questo punto: per te cos’è la musica? 
E la domanda nasce anche nell’ottica di questo nuovo singolo…
La musica è il mio punto di partenza ed il mio punto finale. per quanto non si finisca mai d'imparare, penso che mi accompagnerà fino all'ultimo respiro. Compagna di avventure e sventure, amata e odiata allo stesso tempo, è fonte di ispirazione per ogni mio inedito. narro di vicende accadute, di sogni, visioni, passato, presente, futuro, utopie e distopie.
 
Ci incuriosisce questa attività di ghostwriter… dunque esistono!!! Ma come si convive con l’anonimato in tal senso?
Esistono sì… Non crediate che tutti i vip siano in grado di comporre e arrangiare…Non è facile non vedere il proprio nome scritto sulle tue creature, i tuoi figli. Ma il bisogno di lavorare, spesso ti porta a determinate scelte.
 
Un workshop con Sara Jan Morris… forse una delle cose più belle (personalmente parlando) che leggo dalla tua biografia… com’è stato e cosa ti ha portato?
È stato decisamente un momento magico di arricchimento culturale e personale.
 
“Panic Pandemic” direi che si spiega da se. Domanda assai difficile: quanto “virus" è rimasto dentro la vita degli italiani? E le virgolette non sono a caso…
Credo che gli italiani, siano stati colpiti maggiormente nella sfera psicologica. questo status durerà ancora un po'... ma com'è ben noto, l'italiano tende col tempo a dimenticare, anche ciò che il passato ha voluto insegnargli. Diciamo che sono un po' recidivi nel ripetere gli stessi errori.

Oggi questo brano segna una tua personale denuncia o una reazione a quelle che sono le nuove normalità?
Entrambe… una denuncia alla situazione mal gestita e alquanto confusa, contraddittoria, raccontata dalle svariate parti. Una reazione a ciò che non potrà mai considerarsi normalità.