Addio chat, post, nickname, balletti sui social: si torna al mondo analogico della radio, del Super 8, del vinile. Anno 1977. E’ un viaggio negli anni ‘70 - un periodo che ha visto affermarsi la creatività, le radio libere, i cantautori, la disco music, le prime trasmissioni a colori della Rai e il movimento giovanile - quello proposto dalla sesta edizione de “Il Collegio”, il docu-reality realizzato in collaborazione con Banijay Italia, in onda da martedì 26 ottobre alle 21.20 su Rai2.
Per otto settimane i ragazzi saranno accolti - per il secondo anno di seguito - nel Collegio Regina Margherita di Anagni. All’interno del convitto si svilupperanno nuove avventure, sbocceranno i primi amori e si innescheranno i primi scontri con il corpo docenti. Le regole, infatti, non sono cambiate e ad assicurarne il rispetto saranno: il Preside, Paolo Bosisio, con i professori Andrea Maggi, insegnante di italiano; Maria Rosa Petolicchio, insegnante di matematica e scienze naturali; Luca Raina, storia e geografia e l’insegnante di educazione artistica, Alessandro Carnevale. La storica sorvegliante Lucia Gravante sarà affiancata da un nuovo collega Matteo Caremoli.
Le giornate saranno scandite da studio e attività ricreative, il tutto accompagnato dall’assenza di cellulari, senza mamma e papà, lontani dalle comodità cui i giovani adolescenti di oggi sono abituati. Ad accompagnare il racconto, la voce narrante di Giancarlo Magalli. Tante poi le conferme tra il cast, che registra comunque anche qualche new entry. Per tutti l'obiettivo finale resta quello superare l'esame di terza media del 1977.
Il programma è stato registrato nel pieno rispetto delle norme di sicurezza previste per l’emergenza sanitaria in corso.
Il Collegio, realizzato in collaborazione con Banijay Italia è basato sul format internazionale “Le Pensionnat – That’ll teach’em” di cui la Rai ha acquisito i diritti. È un programma scritto da Luca Busso, con Marco Migliore, Elia Stabellini, Laura Cristaldi, Emanuele Morelli, Annalisa Gambino, Stefania Piancone; con la regia di Fabrizio Deplano.