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Intervista a Pattoni per l'uscita del nuovo singolo “Si sta cosi bene”


Pattoni nasce Pattoni ma si chiama Mattia. Scrive piccole bombe d’amore, semplici e dirette. Esordisce ad ottobre 2019 con il singolo “Oceano” che porta la firma della Vina Records. A novembre dello stesso anno l’etichetta pubblica un secondo brano “Ho bisogno di parlare con qualcuno”. Entrambe le tracce sono inserite da Spotify nella prestigiosa playlist “Scuola Indie” e totalizzano in pochi giorni oltre 12000 ascolti. “Astronave”, che è il suo terzo singolo, vede la luce a dicembre 2019 e anticipa la pubblicazione dell’album d’esordio Oceano Ora disponibile da marzo 2020 sulle piattaforme di streaming e digital store.

In occasione dell’uscita del nuovo singolo “Si sta cosi bene” abbiamo fatto qualche domanda a Pattoni

Ciao Pattoni ti andrebbe di presentarti ai lettori di Cherry Press?
Ciao a tutti, spero tutto al meglio!! Credo non ci sia troppo da dire sul mio conto, avevo una band, poi è finita, sono nate delle canzoni che un amico mi ha convinto a pubblicare.

Cosa hanno in comune Mattia e Pattoni?
Direi tutto, i brani nascono da esperienze personali, non ci sono sovrastrutture o roba finta, questo sono io con tutti i limiti del caso.

“Si Sta Così Bene” è il tuo nuovo singolo, che cosa racconti nel testo della canzone?
Purtroppo non riesco a spiegare troppo le cose per cui mi piacerebbe che ognuno ci sentisse il proprio messaggio!

Ho letto che il tuo nuovo singolo è  scritto, cantato e suonato interamente da te, come nasce la tua passione per la musica? Quanti e quali strumenti suoni?
Principalmente la chitarra poi con il resto mi arrabatto, una volta mi sentivo portato per la batteria ma forse era solo una mia illusione! 

Che cos’è per te l’Indie oggi?
Oggi in Italia l'Indie é il pop, ma ci sta, nessuna critica. Diamo allora un nuovo nome alle cose veramente libere se ce ne sono.

Quali sono i tuoi riferimenti musicali?
Lou Reed, Vasco, De Gregori e poco altro

I tuoi progetti per il futuro?
Pubblicare le nuove canzoni che abbiamo pronte, poi il resto si vedrà.

Il tuo sogno nel cassetto?
Un laghetto con delle anatre  grazie per il tempo che ci hai dedicato.
Un abbraccio, grazie a voi, questa roba delle interviste ti obbliga a scrivere qualcosa su di te e non è banale, può essere vista anche come una cosa terapeutica, ogni volta cresci un po'! A presto