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“Vado giù” il nuovo singolo di Ophelia Lia. Intervista


Da venerdì 6 maggio è disponibile sugli store digitali e le piattaforme di streaming “Vado giù”, il nuovo singolo di Ophelia Lia, prodotto dal torinese Marco Vipiana.

Ophelia Lia, giovane cantautrice di Mongrando, piccolo comune in provincia di Biella, scrive “Vado giù” in un momento particolare della sua vita quando, quasi per caso, si accorge che l’amore immenso e profondo che l’aveva travolta la stava facendo, lentamente, sprofondare.

Ciao Ophelia Lia, hai pubblicato da poco il tuo nuovo singolo “Vado Giù” vuoi raccontarci come è nato questo brano?
“Vado giù” è nata nelle campagne del Monferrato, dove io ed il mio produttore Marco Vipiana ci ritiriamo spesso per produrre. Vivevo un momento molto particolare: un amore immenso, ma doloroso,  che avevo bisogno di metabolizzare. Il brano è nato proprio così, quasi in autonomia, come delle parole che sentivo il bisogno di dire prima di tutto a me stessa. Scriverlo è stato come una terapia.
 
Che cos’è per te la musica? hai delle cantanti, band o generi di riferimento?
Come ho già detto prima, per me la musica è terapia: è cento sedute dallo psicologo racchiuse in una canzone.
Non riesco ad individuare dei cantanti o dei generi specifici di riferimento:
apprezzo la bella scrittura e chi sperimenta, senza per forza sentire il bisogno di appartenere ad un solo genere.
 
Che cosa ascolta Ophelia Lia nel tempo libero?
Ascolto tantissima musica fin da quando ero piccola; mia mamma mi faceva ascoltare tanta radio e insieme “giocavamo” a capire il significato delle canzoni. Per questo, ho sempre amato il cantautorato italiano, vecchio e nuovo, come Gaber, Rino Gaetano, Brunori Sas, i Subsonica, Jovanotti, Neffa (e potrei continuare…).
Crescendo, ho iniziato ad ascoltare blues e jazz, generi nei quali mi sono ritrovata per parecchio tempo.
Negli ultimi anni ho iniziato ad apprezzare anche artisti contemporanei come Venerus e Joan Thiele, dei quali ammiro la sperimentazione musicale.
 
Secondo te per una donna è più difficile o più semplice emergere nell’attuale scena musicale italiana?
Sicuramente più difficile.
Il mondo musicale è prettamente maschile, quindi per una donna è più complicato emergere perché vengono valutati anche aspetti che con la musica ed il talento hanno poco a che fare; tutto ciò, con gli uomini, avviene molto meno.
 
Ho letto che in questo brano hai lavorato con due diversi produttori  Marco Vipiana e Michael Gario questo accade sempre?
Marco Vipiana è il mio “compagno” musicale, colui che mi ha capita fin da subito e con il quale ho iniziato questo percorso. Mi piace considerare “nostre” le canzoni, perché siamo sempre io e lui ad iniziare a dar vita a tutti i brani.
Ci troviamo bene a lavorare insieme, artisticamente e umanamente parlando, quindi spero davvero di poter condividere con lui ancora molto.
Michael Gario è arrivato dopo, ma ci siamo subito intesi. Anche lui ha saputo cogliere quegli aspetti umani della musica che spesso, quando diventa un mestiere, passano in secondo piano. Per questo, Marco ha deciso di lavorare con lui per la produzione di “Vado giù” e ne è uscita una bellissima collaborazione.
 
Progetti per il futuro?
Ho appena firmato con CDF Records, quindi ci sono sicuramente nuove canzoni in arrivo, ma anche tanti live, che sono la parte che preferisco.
 
Grazie Ophelia Lia di averci dedicato un po’ del tuo tempo, vuoi ricordare ai lettori di Cherry Press Magazine quali sono i tuoi canali social?
ophelia.musica su Instagram 
Ophelia Lia su Spotify e Facebook