Uscito da pochi mesi, l’ultimo romanzo dello scrittore Giovanni
Margarone Storia di un punto e virgola pubblicato con bookabook si è già
aggiudicato il 2° posto al Premio Letterario Nazionale “Città di Taranto” Ed.
2022, il 4° posto al Concorso Argentario 2022, la “Menzione speciale della
critica” al Premio Massa città fiabesca di mare di marmo 2022 e il “Premio
Rinnovamenti” come finalista al Concorso “Le parole arrivano a noi dal passato
2022” di Rogliano (CS).
Pagine intense, che celebrano la nascita di una consapevolezza mai
incontrata e un inno al cambiamento.
È possibile cambiare le persone, cambiare il mondo che ci circonda,
arrivando anche a cambiare se stessi? Demetrio lo sa bene, lui che aveva
condotto una vita solitaria fatta di ansie e paure, dal gusto insipido delle
cose lasciate a perire. Lui è sempre stato un uomo solo, così retrivo da
schivare chiunque incrociasse per la sua via. Solo a casa, suo rifugio naturale
e cattedrale della sua solitudine, in cui egli si sentiva al sicuro,
abbandonato a una pace inviolabile e lontano dal mondo esterno. La solitudine
era la sua unica compagna più che un modo di vivere.
La sua vita, però, sembra
destinata a mutare per sempre in un giorno preciso della sua esistenza: ma
come? Appare difficile immaginarlo, visto che fino a quel momento si era
rassegnato a un vivere insipido e grigio. Tuttavia, la vita è anche piena di cose belle, di emozioni profonde, di metamorfosi
e riserva sempre qualcosa con le sue opportunità.
“Storia di un punto e
virgola è un romanzo che si disallinea un po’, come tipologia, da quelli
che ho scritto in precedenza, in quanto ho voluto evidenziare quanto sia il contrasto tra prima e dopo nel
cambiamento personale, la verve della vita nuova, la pregnante potenza della
palingenesi esistenziale – ha dichiarato l’autore. Nei precedenti romanzi,
ho narrato le storie di persone seguendo quel modus letterario che integra i
romanzi di formazione, ma qui ci ho messo un pizzico di sale in più.
Riguardo all’ispirazione che mi ha portato a scrivere queste pagine, dico soltanto che gli spunti nascono spesso dalle nostre esperienze di vita e dalla conoscenza delle persone con le quali, in qualche modo, abbiamo avuto a che fare. Sulla base di certi spunti, qui ho voluto raccontare di un uomo che non avrebbe attirato l’interesse, ma che poi è diventato interessante.
Riguardo all’ispirazione che mi ha portato a scrivere queste pagine, dico soltanto che gli spunti nascono spesso dalle nostre esperienze di vita e dalla conoscenza delle persone con le quali, in qualche modo, abbiamo avuto a che fare. Sulla base di certi spunti, qui ho voluto raccontare di un uomo che non avrebbe attirato l’interesse, ma che poi è diventato interessante.
Il protagonista ci insegna che, nella vita, l’importante è
avere la consapevolezza dei propri
errori, accoglierli con molta umiltà e affrontarli per trasformarli in
trampolini attraverso cui migliorarsi perché la vita è un dono ed è breve,
non va sprecata e ci può essere sempre una seconda opportunità".
Chiunque, insomma, può cambiare,
se vuole; migliorando la sua condizione esistenziale, ritrovandosi nel
rinnovamento, scuotendosi di dosso la
polvere del passato.
L’autore
Giovanni Margarone è nato nel 1965 e vive e lavora in Friuli. La sua narrativa è contraddistinta da pacatezza alternata a intensità, un contrasto che incuriosisce i suoi lettori. Le sue opere hanno ricevuto numerosi riconoscimenti in concorsi letterari nazionali e internazionali. È autore di "Oltre l’orizzonte" (2013), "Note fragili" (2018), "Le ombre delle verità svelate" (2018), "E ascoltai solo me stesso" (2019) e "2020 il mondo si è fermato. Ci avrà insegnato qualcosa?" (2021).
Demetrio conduce una vita insipida, solitaria e dominata dalle fobie: fobia delle persone, dei temporali, del denaro che scorre tra le sue mani senza che egli lo possa trattenere. Alla soglia della mezza età, Demetrio è convinto che la sua routine non debba subire cambiamenti e che, seppur triste e grigia, così è stata impostata. Eppure, un giorno rimane colpito da un libro esposto nella vetrina di una libreria. D’impeto entra e lo acquista: sarà la lettura di questo e di altri volumi dello stesso autore a rappresentare per lui il punto che la sua vita incolore necessitava, e la virgola, l’inizio di una nuova esistenza.