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Criphia si racconta


“Inferno” è una canzone autobiografica di denuncia contro il male, contro il dolore, contro chi è capace di trasformare l’amore in odio. Il brano veste un testo nudo e crudo, privo di censure.
“Ho visto diavolo versare lacrime“ è il verso che apre la canzone, una frase che ne racchiude l’intero significato, il male colpisce chiunque, in qualsiasi momento e che persino chi sembra essere immune dal dolore è vittima del male e, dunque, capace di soffrire. Tuttavia, conoscere il male non è del tutto negativo perché il dolore fortifica l’anima, scatena nell’individuo una forma di trasformazione accompagnata da una maggiore consapevolezza di se stessi. Il dolore può essere considerato maestro di vita, insegna ad essere prudenti, a fortificare la corazza che ogni giorno costruiamo e ad apprezzare il bene quando ci capita di incontrarlo. Il dolore, però, ha anche il potere di inquietarci, di farci perdere l’equilibrio interiore. Ci domina, nel corpo e nella mente. Divora le nostre energie e prosciuga qualsiasi forma di amore presente dentro di noi. L’importante è accettarlo, conoscerlo, saperlo combattere e ricordarsi che, dopotutto, “anche un angelo sensali rischia di cadere”.

Ciao Criphia, benvenuta sulle pagine di Cherry Press! Raccontaci un po’ di te. Quando ti sei avvicinata alla musica?
Sin da piccola sognavo di arrivare a cantare su un grande palco importante proprio come facevano i grandi artisti, così all’età di 4 anni mi sono avvicinata al canto, grazie alla Cuore in Musica Academy e alla vocal coach Johanna Pezone, e me ne sono innamorata.

Quali artisti hanno influenzato maggiormente il tuo stile?
Artisti italiani Nayt e Mostro, internazionali Rihanna e la mitica Lady Gaga.

Tre aggettivi per definire la tua musica.
Autobiografica, profonda e tormentata.

Quale messaggio vuoi comunicare con il tuo nuovo singolo?
Dato anche l’argomento di cui tratta la canzone ho deciso di far capire comunque la sofferenza che si può provare delle volte, ma voglio allo stesso tempo rassicurare le persone e far capire loro che nella vita si può cadere (ricollegato ad una frase del testo “anche un angelo senza ali rischia di cadere”) l’importante è sapersi rialzare.  Il mio brano dal titolo “Inferno” parla principalmente della sofferenza, della violenza fisica e mentale alle quali delle volte siamo inconsciamente vittime. Infatti, per me, il video ed il testo hanno un significato specialmente di liberazione, come se dopo anni io mi fossi liberata di tutta la violenza psicologica sofferta nei precedenti anni…parlando di sofferenze, gli anelli che indosso nel video hanno un vero e proprio significato. Rappresentano per me tutte le delusioni che ho avuto e che ho superato.

Adesso è arrivato il momento per porti da sola una domanda che nessuno ti ha mai fatto… ma a cui avresti sempre voluto rispondere. 
Perché non ti sei dedicata ad altro invece che alla musica? La risposta è anche abbastanza semplice in realtà, io esprimo con la musica ciò che a parole non so dire.

Per concludere, quale messaggio vuoi lanciare ai lettori di Cherry Press?
Non fermatevi davanti a niente, dovete essere dei carri armati anche se passate su un campo di rose. Tirate dritto per la vostra strada.