Valentina Indelicato, giovane artista siciliana dalle mille sfaccettature, ci apre le porte del suo mondo musicale con Aria, il suo nuovo singolo. Una canzone che vibra di autenticità, intrecciando emozioni, sonorità delicate e riflessioni profonde sulla vita.
Con un background che spazia dal jazz al pop, Valentina porta in scena non solo la sua voce, ma anche un viaggio personale che si traduce in musica e parole. L’artista, premiata come eccellenza universitaria italiana nel 2024, dimostra ancora una volta come l’arte possa essere un potente strumento per connettere esperienze e sensibilità.
Nel nostro incontro, Valentina si racconta con passione, svelando i retroscena di Aria, il significato dietro il videoclip diretto da Gianluca Scalia, e i sogni che alimentano la sua carriera. Scopriamo come questo singolo, frutto della collaborazione con Giuseppe Cucè, Giuseppe Furnari e il produttore Riccardo Samperi, rappresenti per lei non solo un punto di partenza, ma un "velato nuovo" pieno di promesse.
Un’intervista che ci regala uno sguardo privilegiato sul talento e la determinazione di una giovane donna che, tra musica e impegni accademici, sta costruendo un percorso unico e ispirante.
Valentina, "Aria" sembra essere un brano molto personale e profondo. Qual è stata la scintilla che ti ha portato a interpretarlo?
‘Aria’ per me è un sogno in musica, frutto di una collaborazione con una squadra stupenda non solo dal punto di vista professionale, ma anche musicale ed emozionale. Il testo, scritto da Giuseppe Cucè, e la musica, di Giuseppe Furnari, nonché la canzone nella sua forma finale, sono il risultato di un’unione di sensazioni, emozioni e sensibilità che vibrano a frequenze individuali ma armoniche in un ascolto d’insieme. Credo davvero nella forza della musica come motivo di unione e condivisione, in un mondo in cui la solitudine prende sempre più il sopravvento. In ‘Aria’ ho ritrovato il mio modo di ‘sentire’ la vita e la musica. Per me è un nuovo inizio, l’avvio di un percorso che mi sta regalando emozioni uniche, un sogno.
Le sonorità del brano sono descritte come leggere ma intense. Come hai affrontato l’interpretazione vocale per trasmettere questa delicatezza?
Credo che tutto sia nato spontaneamente, nella ricerca dell’autenticità. È proprio questo che nel mio piccolo, con la mia voce, vorrei trasmettere: autenticità di emozioni, di suoni e di parole.
Nel videoclip, diretto da Gianluca Scalia, vediamo un viaggio introspettivo. Come hai vissuto questa esperienza e cosa rappresenta per te la scatola simbolica?
Il videoclip, a cura di Gianluca Scalia, racconta di un duplice viaggio, una doppia e contemporanea ricerca di vita che nasce nell’io interiore ma che respira e vive del e con il mondo esterno. Il videoclip intende rafforzare il concetto cardine su cui poggia ‘Aria’: parvenza e condizione vitale, che a volte però può essere fredda, cruda e pungente. Così la vita, dura, piena di salite ripidissime e momenti difficili che però ci consentono di sentirci vivi: e allora, forse, la felicità e la bellezza della vita stessa potrebbero ritrovarsi nella semplicità dell’affrontarla, nell’apparente banalità delle piccole cose che, se guardiamo bene, sono un dono prezioso quanto la vita stessa. La scatola è un elemento chiave non solo nel mondo interno, ma anche nel mondo esterno: rappresenta gli elementi essenziali della vita, da ritrovare dentro noi e da portare nel mondo esterno, nella connessione di vite e di esperienze al di fuori di noi, in un atteggiamento di condivisione che però ha anche e porta con sé il mistero dei tempi: il segreto della vita.
Hai parlato di "un velato nuovo". Cosa intendi con questa espressione e in che modo "Aria" segna una nuova fase per te?
Con il produttore Riccardo Samperi e tutto il team di – come amo chiamarla – ‘casa TRP’, l’etichetta discografica TRP Vibes, stiamo costruendo un progetto musicale di cui sono davvero molto contenta e per cui sono emozionatissima. Ci sono molte e bellissime cose in programma e siamo già in modalità ‘work in progress’ sul proseguimento, di cui però desidero assaporare ogni singolo passo con un velo di momentanea segretezza, perché per me, tutto questo, è un sogno immenso. ‘Aria’ è il mio primo brano d’esordio – e lo scrivo con tanta emozione -, ed è il primo del progetto musicale a cui sto lavorando. Un punto di svolta ma di continuità allo stesso tempo, che è per me, appunto, un nuovo inizio.
Tra i tuoi tanti impegni accademici e musicali, come riesci a trovare il tempo per la creatività?
Ogni momento, ogni secondo e ogni occasione sono motivo di creatività e di emozione, motivo di connessione tra ciò che più amo.
Quali sono i tuoi prossimi progetti dopo "Aria"?
Non posso fare spoiler al momento, ma sono felicissima di ciò che verrà. Con tutto il team stiamo lavorando su una nuova parte del progetto e su novità che a breve sarò emozionatissima di condividere.
Un messaggio per chi ascolterà "Aria"?
Non sei solo. Forse non ci conosciamo, ma sono sicura che ce la farai, perché la vita è magica, miracolosa e piena di soprese.