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Centherbe: la notte come simbolo in "Bonne Nuit"


"Bonne Nuit" di Centherbe è una ballad notturna che esplora le abitudini e le relazioni tossiche che ci consumano. La canzone riflette sul dolore di lasciar andare ciò che ci logora ma ci conforta, con la notte che diventa simbolo di un'attrazione ingannevole. Le sonorità cupe e latineggianti accompagnano un testo ricco di immagini evocative, catturando la tensione tra attrazione e liberazione. In questa intervista, Centherbe svelerà il significato profondo dietro il brano e il suo processo creativo.

Ciao Centherbe, benvenuto su Cherry Press. Nel tuo nuovo singolo BONNE NUIT la notte diventa un simbolo affascinante e pericoloso. Cosa rappresenta per te la notte, artisticamente e umanamente?
La notte è sicuramente una sorella, una compagna che sa nasconderti e ispirarti. Ti proietta nel mondo oscuro e affascinante di situazioni diverse dal giorno. La luna è il bagliore che insieme alle stelle concede grandi spunti di riflessione sulla nostra esistenza. La notte è come una porta verso il mondo invisibile che si concede spesso attraverso i sogni e i fiumi che solcano emozioni e idee aliene.

Descrivi il brano come una vera e propria dedica a ciò che ci consuma. Da dove è nata l’urgenza di scrivere questa canzone?
"ogni notte brucia un po’ di noi” è la frase che più rispecchia questa condizione. Naturalmente, nello specifico della domanda, non è solo di notte che siamo messi di fronte a questo tipo di situazioni, ma nella notte, questo viene amplificato.

C’è un forte legame tra le immagini del testo e il tuo immaginario visivo. Quanto conta l’aspetto cinematografico o simbolico nel tuo stile di scrittura?
Non ho mai pensato a questo. Per me scrivere è un’esigenza di riflessione che viene fatta attraverso le immagini e le sensazioni, cercando di creare un mix che non risulti mai banale. Spero di esserci riuscito in questo brano

Come si inserisce questo ultimo singolo nel progetto più ampio su cui stai lavorando e in che direzione stai andando?
Questa canzone è un lavoro unico, che insieme al video sperimenta un genere che delle cose che ho fatto si avvicina forse di più all’EP LA MALA EDUCACIÓN. Come detto già in altre interviste, il disco nuovo che uscirà intorno all’autunno, non ha niente a che vedere con questo tipo di brano. Il disco avrà una direzione molto più rock, questa è una ballata molto avvolgente e sensuale che tratta appunto dei temi di cui detto nelle precedenti domande.

Sono previsti concerti nei prossimi mesi?
Assolutamente sì. Proprio questo week end sarò di scena con la mia band al Parco di Serravalle a Empoli per un festival “CONNESSIONI SONORE” e il prossimo 30 Maggio, sempre nello stesso posto, sarò lì con Marco Giovannetti alla chitarra, per fare l’apertura in acustico al concerto di Federico Poggipollini con la sua band.
Poi ci saranno altri concerti in giro tra cui il LAMPO MUSIC FEST a Porciano (Lamporecchio PT) il 31 Luglio e il concerto dell’8 Agosto al festival di Carabattole ad Agliana (PT). Nel frattempo stanno uscendo altre date che annunceremo via via.