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Emilio Sorridente presenta il progetto The Dream Symposium. L'intervista


“Green Electric Muse” è la nuova fatica discografica del chitarrista calabrese Emilio Sorridente insieme a Youth, bassista della band inglese Killing Joke e fondatore dei Fireman insieme a Paul McCartney e produttore di innumerevoli album di successo dei Pink Floyd/The Verve/Cranberries.
 
Emilio Sorridente si racconta ai lettori di Cherry Press in questa intervista!

Ciao e benvenuto sulle pagine di Cherry Press. Raccontami come ha avuto inizio il progetto The Dream Symposium?
Il progetto è nato dopo la mia idea di avere una collaborazione live con il leggendario produttore inglese Youth, che oltre ad essere il bassista dei Killing Joke ha prodotto innumerevoli album che amo: Verve, Fireman con Paul McCartney e Pink Floyd tra gli altri. Dopo un concerto nel giugno del 2019 ci siamo ritrovati in studio ad improvvisare con la mia band (Enzo De Masi e Michelangelo Nasso) e, con Francesco Buffone dei Gulps a darci una spinta ulteriore alle chitarre: sono nati due pezzi lunghi e dopo qualche mese Youth mi ha detto che aveva intenzione di farne un album. Abbiamo firmato per la sua Youth Sounds Records ed eccoci qui.

“Green Electric Muse” è il nuovo lavoro discografico. Quanto tempo avete impiegato a registrare e completare la lavorazione del disco?
A scriverlo, una session. A registrarlo, una session. Abbiamo lasciato libero sfogo al flusso che questi due riffs (poi diventati i due strumentali dell'album) ci hanno imposto. È come se esistessero già da qualche parte nella nostra mente. Successivamente Youth ha prodotto il disco con i suoi fidati Natalia Rodriguez Milanezi e Michael Rendall, ma anche questa fase non è durata tantissimo e forse per questo credo che il disco abbia conservato quella freschezza che me lo fa piacere.

Che atmosfera si respira in “Green Electric Muse” ?
Sicuramente molto seventies, uno space rock sperimentale che lascia molto spazio all'improvvisazione e che comunque è suonato, live, tutti in una stanza. Questa chiave è vitale: sono come dei dipinti istantanei catturati su nastro.

Cosa puoi dirmi a proposito dell'artwork e del suo significato?
Ho avuto l'idea di coinvolgere Carmelo Marturano (che aveva già ideato con Doc Murdaka la copertina del mio album From The Shell, la quale poi vinse il Best Art Vinyl Italy nel 2017) perché amo il suo stile. Ci ha proposto un paio di idee e subito ci siamo innamorati di questa. 


Quali saranno i prossimi impegni?
Avremmo dovuto suonare ancora quest'anno, ma la situazione attuale non ci ha permesso di pianificare il lavoro per come avremmo voluto. Di sicuro registreremo ancora cose nuove e spero di poter suonare presto di nuovo dal vivo...che poi è la parte migliore di tutto questo lavoro.

Grazie per la disponibilità. Lascio a te qualche riga per lanciare un messaggio ai lettori di Cherry Press!
Grazie a te per averci ospitati, e auguro ai tuoi lettori di non perdere mai la positività, nemmeno in questo momento assurdo. Torneremo a scorrere, più di prima. 

Intervista di Barbara Scardilli