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ANCE: il suono di un uomo sapiens


Quanta grama solitudine per tutti coloro che avranno incontrato questo disco con il pregiudizio del suono ironico, del cantautore che vuol far ridere e che sta soltanto dentro una vestaglia per scimmiottare i Beatles. A parte che un video come “Ergonomia domestica” va ben digerito prima di archiviarlo in una tale sintesi… ma in secondo luogo, questo disco (tutto) - che porta il titolo proprio di questo brano - è un lavoro di una pulizia assai nobile del suono che un cantautore nella sua semplicità serena, moderna e contemporanea, sa come mettere in mostra quando si affida alla produzione e alle mani artigiane di chi ha esperienza (e qui spicca il nome che torna spesso nelle produzioni toscane: Gianfilippo Boni). Parliamo di ANCE, al secolo Andrea Lovito, cantautore toscano che approda ad un disco come “Ergonomia Domestica” firmato dalla RadiciMusic Records - a stretto giro, promettono, il disco sarà disponibile in vinile perché ad ora lo troviamo solo su bandcamp e niente altro di digitale e soprattutto digratuito. Certamente prima del lockdown ANCE si era fatto vivo per anticipare tutto questo con un brano - ironico certamente, allegorico e folle - come “Anche se”.

 
Torna con questa formula allegorica e simpatizzante, scia utile (secondo lui) per lanciare il disco e qui l’asino cade e si fa male perché tempo che pochi, nella fretta del tutto, si siano concessi il lusso di andare oltre: perché “Ergonomia domestica” non è un disco ironico, non fa ridere, non distoglie l’attenzione dalla poesia cruda del nostro tempo. Da piccoli gioielli dentro cui regna l’attesa ed il silenzio contemplativo delle parole come “Chiuso in casa”, “L’uomo non è sapiens”, “Hai bisogno”, fin dentro il blues de “L’ideale” o “Dannato blues” o le dolcissime pennellate pop di quel cantautorato che viaggia dentro valli e ponti e mondi incantati alla fossati o mannoia maniera di “Niente cambia invano”… e quel senso roots americano dell’omaggio ai Love di Arthur Lee con “Tutti quanti abbiamo da vivere”. Perché ANCE non è per niente solo quel cantautore che vuol far ridere in vestaglia come nell’ultimo video, title track del disco:


E ancora: ANCE fa pesare la sua critica sociale, dai media omologati alla disamina nuda e cruda - assai spigolosa - del brano più alto del disco secondo noi che è la già citata “L’uomo non è sapiens”: ascoltarla oggi, quando di profughi di guerra ne stiamo creando senza sosta, direi che è un momento assai spinoso per il nostro ego.
“Ergonomia domestica” di certo ha un linguaggio “antico”, di una canzone d’autore che ormai sembra aver perduto le forze polverizzata socialmente dall’estetica digitale, liquida, spesso troppo priva di spessore, regole imperanti del grande commercio… ma è anche vero che non importa, non importa a nessuno se la verità che portiamo dentro è quella di un disco che vuol solo celebrare se stesso. Ed è forse qui la vera ricchezza di un lavoro “antico” come “Ergonomia domestica”. Poi qui ognuno, da buon professore esperto della materia, sa come girar pizze e morali a proprio favore…