Con il suo nuovo singolo “Figlio di papà”, Mauro Cesaretti affronta un tema profondamente personale, trasformando il rapporto con suo padre in musica. Il brano nasce dalla necessità di elaborare il dolore della perdita e celebrare un legame indissolubile, trasmettendo un messaggio di forza e amore che supera ogni barriera.
Tra emozione e autenticità, Mauro ci guida in un viaggio fatto di ricordi, gratitudine e ispirazione, puntando tutto sull’intimità delle esibizioni dal vivo per creare connessioni dirette con il pubblico.
Il tuo nuovo singolo “Figlio di papà” tocca un tema molto personale. Cosa ti ha spinto a condividere una storia così intima con il pubblico?
La decisione di condividere una storia così personale nasce dalla necessità di elaborare e trasformare il dolore in qualcosa di costruttivo. Raccontare il rapporto con mio padre attraverso la musica mi ha dato l’opportunità di onorare la sua memoria e, al tempo stesso, creare un ponte con chi vive esperienze simili. Sentivo che questa canzone poteva non solo essere un conforto per me, ma anche per gli altri.
Quanto è stato terapeutico scrivere questa canzone e cosa hai scoperto su te stesso nel processo?
Scrivere “Figlio di papà” è stato un viaggio interiore incredibile. È stato come aprire una porta su sentimenti risentendolo vicino. Mi sono reso conto di quanto profondo fosse il legame con mio padre e di quanto avessi bisogno di esprimere la gratitudine e il dolore per la sua assenza. Questo processo mi ha fatto scoprire una forza interiore che non sapevo di avere.
La copertina del singolo ha una storia significativa. Come è nata l’idea di unire la tua immagine a quella di tuo padre?
L’idea della copertina è nata dal desiderio di simboleggiare l’unione indissolubile tra noi due. Inizialmente voleva essere un semplice collage e poi parlando con Mauro Serra, si è pensato a un’immagine in grado di trasmettere la continuità e il legame eterno tra padre e figlio, un filo invisibile che ci lega al di là del tempo, dato da somiglianze, nei, ecc. Lavorare su questa copertina mi ha permesso di visualizzare ciò che di fisico ci tiene uniti.
Qual è il messaggio principale che vuoi trasmettere a chi ascolterà “Figlio di papà”?
Il messaggio principale è che l’amore supera ogni barriera, anche quella della perdita. Voglio che chi ascolta questa canzone sappia che non è solo, che anche nel dolore più profondo possiamo trovare bellezza e forza. È un invito a ricordare con gioia e a trasformare il dolore in ispirazione anche di fronte ad una preghiera come nel caso della mamma.
Hai in programma partecipazioni a festival o concorsi musicali per promuovere la tua musica?
No, in passato ne ho fatte diverse di partecipazioni a festival e concorsi per portare la mia musica a un pubblico più vasto, nel mio futuro voglio puntare più su esibirsi dal vivo mie di diversi inediti così da creare connessioni autentiche con le persone e condividere la mia storia in modo diretto.