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Storie di noi: una ballad sulla guarigione e la riconciliazione

 

La musica di Nimsay trova il suo apice emotivo in "Storie di noi", una ballad che intreccia esperienze di sofferenza con la speranza della guarigione. Il tema centrale è il dolore, ma non come punto d'arrivo: è un passaggio necessario per scoprire una fede che consola e risana. Le storie narrate nel brano raccontano di chi ha affrontato perdite dolorose, di chi ha sperimentato il vuoto dell'assenza o il silenzio delle preghiere non fatte.
Nimsay, con questa canzone, condivide il proprio cammino di riconciliazione con il dolore, un viaggio che la fede ha trasformato in occasione di crescita e speranza. La presenza della voce del padre dell'artista aggiunge un tocco personale e intimo, evocando il valore dell'ascolto e la potenza del legame con le radici familiari. "Storie di noi" è un inno alla forza dell'amore divino, capace di accogliere e guarire ogni ferita.

Ciao Nimsay, benvenuta sulle pagine di Cherry Press! Raccontaci un po’ di te. Quando ti sei avvicinata alla musica?
Ciao! E grazie per questa opportunità. Avevo 8 anni quando mi sono avvicinata al canto e alla musica. Mio padre, laureato in lingue, ha sempre cercato di insegnarmi l'inglese e per aiutarmi con la pronuncia utilizzava le canzoni. Col tempo però ho abbandonato l'inglese per iniziare a studiare canto e pianoforte, scoprendo di essere portata. Il mio nome d’arte è l’esatto contrario del mio vero nome (Yasmin). Non è un alter ego o un personaggio, ma sono sempre io: lo specchio di me stessa. Cerco sempre di essere autentica e vera come persona, nella vita e così nella musica. E penso che il mio punto di forza sia proprio questo. Non ho paura di guardarmi dentro e così finisco per raccontare la vita attraverso i miei occhi facendo della mia vulnerabilità e sensibilità, una forza. È questa parte di me che troverete ascoltando le mie canzoni.

Quali artisti hanno influenzato maggiormente il tuo stile?
Sono cresciuta ascoltando Whitney Houston, Mariah Carey, Michael Jackson. Penso che cantare molto di più in inglese che in italiano, fin da piccola, abbia dato subito un'impronta più internazionale al progetto. Basti pensare al vibrato che utilizzo nel canto, il quale ad oggi, in Italia, non viene ancora apprezzato tanto quanto all'estero. Tra le artiste italiane Mara Sattei e Levante, ma nell'ultimo periodo mi sono innamorata dei testi e dello stile di David Kushner, che mi è stato di grande ispirazione.

Tre aggettivi per definire la tua musica.
Introspettiva, riflessiva, stimolante.

Quale messaggio vuoi comunicare con il tuo nuovo singolo?
“Storie Di Noi” è un inno all’amore, il più grande di tutti: l’amore di Dio per ognuno di noi. L’amore come principio, basato sui valori cristiani: benigno, paziente, vero, che tutto spera e che non viene mai meno. Nasce dall’esigenza di affermare al mondo che c’è ancora speranza. Che si può guarire, nonostante il dolore a volte faccia sembrare tutto impossibile e infinito. È il racconto di storie vere, storie di persone che attraverso la sofferenza si sono avvicinate a Dio trovando quella pace che Cristo ci promette. Storie di chi ha affrontato una perdita, subìto una mancanza, di chi ha “smesso di chiedere”; e con esse anche la mia storia. Ho sofferto d’ansia, derealizzazione, dipendenza affettiva. Ho cercato amore nel mondo nella speranza di colmare un vuoto che era ormai parte integrante delle mie giornate, ma ad oggi sono così fiera e grata di poter dire che sono in pace, che quel vuoto è sparito nell’esatto momento in cui ho conosciuto Gesù Cristo, e che ho scoperto che “Dio è amore”. Spero semplicemente che chi l’ascolti possa sempre percepire la stessa pace che ormai fa parte di me: la parte più bella di me.

Adesso è arrivato il momento per porti da sola una domanda che nessuno ti ha mai fatto… ma a cui avresti sempre voluto rispondere.
Veramente uno spunto interessante questo! Tendenzialmente a chi fa questo mestiere è associata l’ambizione per la musica come principale passione di una persona, dunque… “Nimsay, è la musica la tua passione più grande o c’è altro che “scuote” la tua anima?” E la risposta è no. Amo la musica, ma molto di più scrivere le parole di una canzone. Amo cantare, ma molto di più creare ciò che canto. Amo andare in studio e lavorare sugli aspetti più tecnici di una canzone, ma molto di più lavorare sulla parte di grafica d’immagine, fotografica e artistica di un progetto. La verità e che ciò che davvero amo con tutta me stessa è l’arte, in ogni sua sfumatura. Vi sono “linguaggi” in essa, per esprimere se stessi, in cui a volte neanche le parole possono entrare. Ma sono grata per quello che faccio, perché, almeno per ora, questo lavoro mi permette di unire le mie due passioni principali, lavorando sia sulla parte musicale/testuale che artistica di un progetto.

Per concludere, quale messaggio vuoi lanciare ai lettori di Cherry Press?
Ho vissuto per una parte della mia vita credendo che quel vuoto dentro di me sarebbe rimasto per sempre, senza speranza e arrendendomi al fatto di dover convivere con quell’inquietudine dentro. Ma Dio ha guardato al mio cuore e lo ha ricomposto pezzo dopo pezzo nel momento esatto in cui gliel’ho donato, così come racconto anche in “Storie Di Noi”. Ciò che sto cercando di dire, a tutte quelle persone che soffrono o che si sentono incomplete, è che io stessa sono una viva testimonianza del fatto che c'è ancora speranza: proprio io che non ne avevo più! Che c'è un Dio che ci ama al di là di qualsiasi pregiudizio o visione che il mondo ne abbia dato: io che lo percepivo distante e irraggiungibile, sbagliando ovviamente. È questo ciò che voglio raccontare attraverso la mia musica, per arrivare alle anime di chi mi ascolterà e, magari, portarle a guardare il Cielo!