Non c’è più spazio per l’amante silenziosa, quella che accetta i margini della narrazione maschile o si consuma nel ruolo imposto dalla società. Maiisha con Lingerie riscrive il copione e lo fa con voce piena, corpo presente, intenzione precisa. Il suo singolo d’esordio, pubblicato da Mirò BR Productions e distribuito da ADA Music Italy, è un manifesto di rivalsa femminile che scardina le dinamiche di potere tradizionali e restituisce dignità alla rabbia.
Lingerie è la cronaca spietata di una donna che sa ciò che vuole: non amore, non perdono, ma giustizia. Un brano che vibra di desiderio e di ferocia, raccontando la vendetta come un atto di liberazione, non come gesto sterile. Maiisha si mostra per quella che è: un’interprete che non ha paura di entrare in territori scivolosi, attraversandoli con una presenza scenica sonora e narrativa che sa farsi inquietudine, seduzione, fuoco.
Le sonorità contemporanee si intrecciano a una scrittura tagliente, cinematografica, in cui ogni parola è scelta per colpire, per lasciare il segno, per ferire quanto basta a pareggiare i conti. Il traditore, nel brano, è solo un’eco lontana: ciò che resta è la protagonista, che si prende tutto il palco. Anche quello della memoria.
La tua carriera è poliedrica: interprete, cantautrice, doppiatrice, performer. In che modo queste diverse esperienze si intrecciano nella tua musica?
Per me, ogni forma d’arte è un linguaggio che si intreccia con gli altri. Il doppiaggio mi ha insegnato il potere della voce e delle sfumature emotive, il teatro e la performance mi hanno dato consapevolezza scenica e presenza, mentre la scrittura è il cuore di tutto: è lì che le storie prendono forma. Nella mia musica porto tutto questo, perché ogni brano non è solo una melodia, ma un piccolo universo narrativo, da vivere con il corpo, la voce e l’anima.
Hai dichiarato che “Dio è donna e madre” è il filo conduttore della tua scrittura. In che modo questo concetto si riflette in “Lingerie”?
“Dio è donna e madre” è una frase che per me rappresenta il potere creativo, la trasformazione e la rinascita. In Lingerie questa idea si manifesta nella protagonista, che non subisce passivamente ma sceglie il proprio destino. Non è un’ombra silenziosa, ma una donna che prende il controllo della narrazione, ribaltando le aspettative. È la rappresentazione di una femminilità che non chiede permesso, che esiste con fierezza e intelligenza, proprio come l’energia materna e divina che sento nella mia scrittura.
Dalla Disney a Sanremo, da Mare Fuori a Noi Siamo Leggenda: come hai vissuto il passaggio da voce dietro le quinte ad artista al centro della scena?
Dietro le quinte ho imparato a dare voce a storie già scritte, sul palco ho iniziato a scrivere la mia. Il passaggio non è stato un salto ma un’evoluzione: ogni esperienza mi ha insegnato qualcosa di essenziale.
Nel doppiaggio ho scoperto il potere della voce, a Sanremo l’emozione di cantare la mia verità, in Noi siamo leggenda la magia di unire musica e immagine.
Oggi non scelgo tra stare dietro o davanti: scelgo di esserci, ovunque possa raccontare qualcosa che vale la pena ascoltare.
Ti definisci tungsteno: un metallo forte, resistente. In che modo questa immagine si traduce nel tuo progetto musicale?
Il tungsteno è noto per la sua capacità di resistere alle temperature più elevate senza deformarsi, e vedo in questo una metafora potente del mio percorso artistico. Nella mia vita ho affrontato sfide significative che mi hanno messo alla prova, ma proprio come il tungsteno, ho trovato la forza di resistere e trasformare quelle difficoltà in energia creativa. Ogni esperienza, anche la più ardua, ha alimentato la mia musica, rendendola più autentica e intensa. Il tungsteno non solo resiste al calore, ma lo trasforma in luce: allo stesso modo, attraverso la mia arte, cerco di illuminare le ombre del passato, creando bellezza dalle avversità.
“Lingerie” è il tuo debutto ufficiale come cantautrice: è l’inizio di un percorso più ampio? Cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi mesi?
Sì, Lingerie è solo l’inizio di un percorso che costruisco da anni. Non è un singolo isolato, ma il primo tassello di un progetto più ampio che si chiama Amore Esperito. In questo concept ogni brano esplora l’amore in una forma diversa: passione, perdita, vendetta, rinascita… perché l’amore cambia volto ogni volta che lo incontriamo.
Nei prossimi mesi usciranno nuovi singoli, ognuno con la sua storia, il suo suono, la sua verità. Non sarà un semplice viaggio musicale, ma un’esperienza da vivere fino in fondo.